Dopo aver perfezionato l’algoritmo che sa già che cosa comprerai, Amazon mette a segno un’altra mossa per arrivare nel futuro prima di tutti.

Se in molti sono d’accordo che le macchine e l’automazione hanno ed avranno un ruolo fondamentale, il colosso dell’e-commerce fa un passo in più e comincia già ad agire per implementare il loro ruolo, attraverso un’operazione che non può non far parlare di sé.

Con un super piano dal titolo Upskilling 2025, Amazon ha infatti avviato un programma di formazione da 700 milioni di dollari rivolto a circa 100 mila dipendenti, per potenziare diverse competenze tra cui machine learning, intelligenza artificiale, software ed ingegneria informatica. 

Non è la prima volta che accade: già nel 2012 Amazon aveva promosso il programma Career Choice per potenziare le competenze ed i titoli dei propri dipendenti, coinvolgendo circa 25 mila dipendenti: una scelta, quella del 2018, che si inserisce coerentemente coi piani dell’azienda, sempre più in crescita ed espansione e sempre più attenta ad essere prima anche nell’innovazione.

Ecco quanto evidenziato dal comunicato ufficiale, che dichiara esplicitamente gli obiettivi del programma: « Il nostro impegno da 700 milioni di dollari aiuterà a potenziare i dipendenti nei nostri uffici aziendali, centri tecnologici e centri di evasione di ordini e smistamento, ma anche negozi e rete di trasporti, fornendogli un accesso a competenze che li aiuteranno nel passare a ruoli più qualificati all’interno o al di fuori di Amazon ».

Fornire competenze per passare a ruoli più qualificati è sicuramente una delle mosse più utili sia per l’azienda che per i dipendenti, poiché favorisce le condizioni per – come mostrato anche nel libro La scienza della negoziazione di George Kohlrieser – ridurre drasticamente i conflitti e creare occasioni di crescita: così facendo, il dipendente più qualificato non solo produce maggiori risultati, ma ha anche l’evidenza e la soddisfazione del vedere la propria carriera crescere progressivamente.