Che cosa hanno in comune i marchi Intimissimi, Tezenis, Falconeri, Atelier Emé, Intimissimi Uomo e Signorvino? Sono tutti marchi – insieme a Calzedonia – del Gruppo Calzedonia, un impero tutto italiano dalla ricchezza stimata di 2 miliardi e 400 milioni di euro.

Nata nel 1986 a Verona dalla mente dell’imprenditore Sandro Veronesi, oggi Calzedonia conta oltre 36 mila dipendenti ed una crescita importante all’estero in Paesi come Cina, Russia, Usa e Giappone.

Una crescita che, come riportato da un recente articolo su BusinessInsider, ha visto un calo graduale della provenienza del fatturato del Gruppo dall’Italia (dal 64% del 2010 al 45% del 2018) ed una parallela crescita in Europa (dal 35% al 52%) e nel mondo (dallo 0,2% al 3%), portando il suo fondatore ad essere oggi il 23° italiano più ricco al mondo.


Il 2019 ha infatti portato un aumento del fatturato pari al 4,7% e del 56% della quota realizzata all’estero, frutto anche di un investimento di 200 milioni di euro del Gruppo Calzedonia per integrare vendite online e vendite nei negozi, con la nascita di 188 punti vendita totali, di cui 138 all’estero.

È interessante notare anche la diversificazione dei numerosi marchi che, pur rivolgendosi al mercato dell’abbigliamento (ad eccezione di Signorvino), sono così ripartiti:

  • Calzedonia (calze e costumi da bagno);
  • Intimissimi (lingerie e intimo);
  • Tezenis (underwear);
  • Falconeri (maglieria);
  • Atelier Emé (abiti da sposa e da cerimonia);
  • Intimissimi Uomo (intimo, maglieria, nightwear, calzetteria e swimwear maschile);

Una realtà di successo da studiare non solo per i risultati ottenuti, ma soprattutto per questa attenzione alla diversificazione dei marchi e del marketing: il consiglio di lettura, per chi vuole approfondire il tema, è il libro dal titolo Questo è il Marketing di Seth Godin, già autore di 18 bestseller internazionali, considerato uno degli esperti più autorevoli al mondo.