Brainstorming: cos’è e come applicarlo con successo da subito?

Forse avrai già sentito parlare del brainstorming o l’avrai visto applicare al lavoro. O magari questa parola ti ha incuriosito e vuoi saperne di più: bene, preparati in ogni caso a prendere nota perché stai per apprendere informazioni molto utili per migliorare sia nel business che nella crescita personale!

In questo articolo faremo infatti una panoramica sul brainstorming, vedremo che cos’è e come applicarlo con successo da subito. Potrai infine aggiungere anche un libro come strumento non convenzionale alla tua “cassetta degli attrezzi” per migliorare la gestione delle tue attività, generare nuove idee di business e dire addio ai problemi ed agli errori.

Bene, procediamo!

Brainstorming cos’è, brainstorming significato: la tempesta ed il cervello

Partiamo traducendo il termine anglosassone: che cos’è e qual è il significato di brainstorming? 

Brainstorming è una parola composta da “brain” (cervello) e “storm” (tempesta) e viene tradotta in italiano sia come “tempesta di cervelli” (più persone che si focalizzano su un problema) che come “assalto mentale” (per indicare il cervello che si focalizza in maniera intensa su un unico argomento/problema).

Il brainstorming deve la sua diffusione al dirigente pubblicitario Alex Osborn che, riprendendo il metodo delle “dispute” tipiche delle università del Medioevo, lo inserì nel suo libro best seller Applied Imagination pubblicato negli anni Cinquanta.

Già da queste prime informazioni, puoi notare che una delle caratteristiche principali del brainstorming è il far leva sul gruppo, sulla forza di più cervelli, che funzionano da moltiplicatori di idee e di soluzioni focalizzate su un singolo argomento o problema – un aspetto spesso sottovalutato e sul quale è bene soffermarsi un attimo.

Brainstorming cos’è: stimolare le idee con la forza di più cervelli

Come abbiamo appena detto, spesso la forza del gruppo e dell’unione dei cervelli viene sottovalutata o non colta nella sua importanza e molti sostengono che sia possibile avere ottimi risultati anche facendo brainstorming da soli.

Pur essendo una pratica ottima da fare anche da soli, in realtà è proprio dalla “varietà dei cervelli” e dal modo in cui si svolge un brainstorming che è possibile stimolare e generare idee innovative, di grande impatto e che non sarebbe stato possibile ottenere con processi più standard.

A questo proposito, è interessante il punto di vista di Robert L. Sutton che nel suo libro Idee strampalate che funzionano consiglia proprio di “trovare persone positive e farle litigare“, sostenendo che incoraggiare il conflitto di idee è essenziale per innovare.

Se non si crea mai conflitto in un team di lavoro, è molto probabile che non circolino molte idee o che si ritenga più importante evitare il conflitto, piuttosto che discutere in merito a nuove idee.

Va osservato anche che il conflitto non è sempre costruttivo e bisogna quindi saper discutere e confrontarsi sulle varie idee, senza scadere nel conflitto interpersonale. Ma una soluzione c’è: all’interno di un brainstorming è infatti utile evitare il conflitto nei primi stadi del processo creativo, mentre va incoraggiato negli stadi intermedi.

Come avviene quindi, una sessione di brainstorming? Vediamolo subito.

Brainstorming esempi: come fare un brainstorming efficiente

La versione tradizionale del brainstorming prevede un gruppo di persone e, nella maggior parte dei casi, una persona che conduce in veste di “moderatore“.

Il moderatore scrive le idee sulla lavagna per parole chiave e stimola i presenti a proporre soluzioni. Questa fase è particolarmente delicata ed infatti Osborn indica quattro regole fondamentali per un brainstorming efficiente:

  1. Le critiche sono bandite.
  2. I pensieri a ruota libera, le idee folli e strampalate sono benvenute.
  3. L’abbondanza è fondamentale.
  4. Cercare sempre miglioramenti e nuove combinazioni dell’idea da applicare.

Quando queste regole vengono rispettate, ci si può aspettare un brainstorming di successo e la generazione di idee innovative di valore.

Anche Sutton dà dei consigli in questa direzione, come il fare un elenco di idee assurde e cercare le ragioni per metterle in pratica, oppure analizzare le attività ragionevoli e quelle più assurde messe in atto da aziende concorrenti, o ancora prendere idee scartate in passato – e che poi sono state applicate – per ricordarsi di non dare mai nulla per scontato.

Da questa impostazione di base, esistono poi delle varianti che utilizzano le mappe mentali, l’analisi SWOT ed altri strumenti che consentono di orientare la generazione di idee attraverso diversi schemi.

Brainstorming esempi: come applicarlo con successo da subito

Abbiamo visto che cos’è un brainstorming e come farlo in modo efficiente grazie alle regole ed i consigli del suo fondatore Osborn e di Robert L. Sutton.

Le applicazioni pratiche del brainstorming vanno dalla risoluzione dei problemi alla gestione dei processi, dalla creazione di piani allo sviluppo di nuovi prodotti, fino alla promozione di un servizio o alla gamification.

E se ti piace stimolare – come accade col brainstorming – pensieri non convenzionali che portano risultati, allora un ottimo libro per stimolarti meglio in questo senso è sicuramente il già citato Idee strampalate che funzionano di Robert L. Sutton!

In questo libro – disponibile come abstract su One Minute Club ad un costo davvero irrisorio – potrai aggiungere al tuo arsenale, oltre al brainstroming, le idee non convenzionali più sfidanti per il senso comune sulla gestione delle risorse e sul prendere le decisioni.

Clicca qui per accedere a Idee strampalate che funzionano ed applicare con successo il brainstorming!