Con 47 voti favorevoli e 34 contrari la coppia Milano – Cortina ha saputo strappare il sì del CIO, Comitato Olimpico Internazionale aggiudicandosi così le Olimpiadi del 2026. Un risultato unico per l’Italia, frutto della cooperazione tra due città che beneficeranno molto dall’indotto per questo evento internazionale. Il nord-est italiano viaggerà ad altissima velocità ed arriverà preparato per dar lustro all’Italia intera. 

Come ha fatto il nostro paese a spuntarla sulla concorrenza di Stoccolma?

Esistono sicuramente fattori istituzionali e popolari che incidono su questo risultato, ma anche i leader comunicativi hanno avuto un ruolo importante per spuntarla su Stoccolma: le donne dello sport italiano, che dal palco dello SwissTech Convention Center hanno saputo essere convincenti e persuasive, hanno raccontato una ‘storia’ che si è rivelata vincente.

Sofia Goggia, Michela Moioli ed Arianna Fontana sono salite sul podio, là dove si trovano a proprio agio, ed hanno saputo convincere la platea. ‘Dream Together’, sognare insieme, è stato il concetto più ripetuto e che è riuscito a colpire la giuria votante.

La presenza delle ragazze, emozionate, ha rotto schemi prestabiliti e la loro comunicazione ha saputo essere efficace, raggiungendo l’obiettivo e regalando all’Italia questa prestigiosa assegnazione.

In questo caso è stata fondamentale la capacità relazionale delle ragazze, che come Steve Jobs durante i suoi keynote hanno saputo usare in modo efficace lo storytelling creando engagement nel pubblico. Come spiega Carmine Gallo nel suo libro ‘Essere Steve Jobs’ la creazione di una storia, di una visione e di altri elementi che vanno ben oltre la semplice presentazione di un prodotto o servizio, sono i fattori cruciali che determinano il successo su larga scala.

A Losanna tutto questo è stato fatto con successo da Goggia, Fontana e Moioli che si sono rivelate regine della comunicazione efficace con una storia, un messaggio ed uno slogan da facile da ricordare: se l’Italia si è aggiudicata i Giochi Olimpici del 2026, un po’ è anche merito loro.