Non c’è estate senza le previsioni del tempo a fare da protagoniste. Non c’è mese di Luglio ed Agosto senza che compaiono quelle parole chiave che – un po’ come accade per “albero”, “regali” e “panettone” a Natale – accompagnano il meteo delle nostre giornate: “caldo afoso”, “caldo torrido” più il nome “esotico” di qualche ciclone ed anticiclone.

Non sappiamo se anche quest’anno qualcuno ha già sentito dire che siamo «nell’estate più calda degli ultimi 50 anni», ma sappiamo per certo che c’è una buona notizia: la Fondazione OMD Osservatorio Meteorologico Milano Duomo ha finalmente deciso di sfatare i luoghi comuni sul tempo e consentirci di dire basta alle “meteo-bufale”!

Grazie alle informazioni fornite dagli esperti di OMD, finalmente possiamo fare chiarezza su alcune espressioni molto usate in questi periodi che, però, non hanno alcun fondamento scientifico e rientrano in errori, luoghi comuni e, talvolta, in allarmismi inopportuni.

Prendiamo quindi in esame alcune affermazioni molto diffuse e mettiamo ordine grazie a OMD.

«Fa un caldo afoso», «Fa un caldo torrido». Chi non ha mai sentito dire queste frasi? Significano la stessa cosa? La risposta è no: è corretto parlare di caldo afoso quando ci sono alti livelli di umidità, mentre quando c’è poca umidità si parla di caldo torrido.

«Oggi c’erano 40 gradi». Anche questa è una frase piuttosto comune, eppure bisogna distinguere tra la temperatura reale – quella effettivamente misurata dai termometri – e temperature percepita, detta anche indice di calore, che comprende anche variabili come umidità, vento e radiazioni solari. E… no, il termometro dell’automobile lasciata 3 ore al caldo non è un corretto indicatore di misurazione!

«È arrivato il ciclone Lucifero!». Ormai da diversi decenni si è soliti dare nomi maschili e femminili, spesso tratti dalla letteratura o dal cinema, ai cicloni ed anticicloni. Ma c’è un piccolo dettaglio: spesso sono nomi dati senza fondamento meteorologico, come dimostra il fatto che uno stesso anticiclone è stato battezzato con due o più nomi diversi, con tutta la confusione che ne consegue.

L’esempio di queste meteo-bufale può farci riflettere su quante volte parliamo o ci mettiamo in azione sulla base di informazioni parziali, non verificate o, peggio ancora, sostanzialmente errate: un fenomeno legato a distorsioni cognitive che è utile studiare e per il quale consigliamo le letture dei libri Piccola filosofia dei nostri errori quotidiani di Luc De Brabandere & Mikolajczak Anne e di Prevedibilmente irrazionale di Dan Ariely.